venerdì 6 febbraio 2015
Indice
Questo post permette a me e a chi visita e vuole leggere il mio blog di avere sotto controllo tutti i contenuti che vengono trattati e di poterli raggiungere velocemente.
Buona lettura !!
Per cominciare:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/01/per-incominciare.html
Di cosa parliamo:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/01/partiamo-dalle-basi-che-cose-un-blog-il.html
La comunicazione mediata:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/01/la-comunicazione-mediata.html
Ambienti virtuali:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/02/gli-ambienti-virtuali.html
Internet come mass media:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/02/internet-come-mass-media.html
Da Internet al Web 2.0:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/02/da-internet-al-web-20.html
Le comunità virtuali:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/02/le-comunita-virtuali.html
Una delle applicazioni del Web 2.0:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/01/le-sue-caratteristiche.html
Il blog in Italia:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/01/i-blog-in-italia.html
Il Marketing in the moment:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/02/il-marketing-in-moment.html
L' advertising nell'era Web 2.0:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/01/l-advertising-nellera-del-web-20.html
Il blog nel marketing:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/01/il-blog-nel-marketing.html
Il buzz marketing:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/01/il-buzz-marketing.html
Corporate blog:
http://ilpuntodivistadellopsicologo.blogspot.it/2015/01/corporate-blog.html
Il marketing in the moment
" il nuovo modello di marketing che si fa strada"
Il marketing è cambiato, dobbiamo prenderne atto. Vi espongo qui di seguito alcune delle caratteristiche del "nuovo marketing".
Questo nuovo modello di marketing usa le nuove tecnologie multimediali e di connessione per monitorare le intenzioni e i comportamenti dei consumatori e offrire esperienze interattive in grado di dare valore ai servizi.
A cambiare rispetto ai modelli tradizionali del marketing sono:
- il motore del marketing operativo è il prodotto
- il nuovo marketing si basa su un modello partecipativo che si fonda sul dialogo con il cliente e la comunità di riferimento
- il messaggio dell'advertising diventa multicanale e interattivo, collegato al contesto di fruizione del consumatore
- diventano centrali le relazioni e l'esperienze che il consumatore fa del prodotto, essendo queste ad assegnare un valore al prodotto
Un rapporto pubblicato dalla società di consulenza americana L2 (http://www.l2inc.com/research/gen-y-affluents-media-survey ) mostra come la Generation Y non abbia più nella televisione il principale medium di riferimento, sostituito dal personal computer dei media 2.0: social network e blog.
Le comunità virtuali
" Che cos'è questo nuovo fenomeno "
Molti facciamo parti di comunità virtuali tramite le quali esprimiamo le nostre opinioni, presentiamo noi stessi, intratteniamo contatti sociali e negoziamo la nostra identità personale e sociale...
Le comunità virtuali sono gruppi di persone che attraverso gli strumenti comunicativi del Web condividono informazioni, pareri, impressioni, giudizi, problemi, esperienze su vari temi.
Secondo lo studioso americano Howard Rheingold le comunità virtuali sono aggregazioni sociali che emergono da Internet quando un certo numero di persone porta avanti delle discussioni pubbliche sufficientemente a lungo, con un certo livello di emozioni umane, tanto da formare dei reticoli di relazioni.
Le prime comunità virtuali ( chat, newsgroup) erano limitate dalla mancanza di garanzie sull'identità dei partecipanti, da una comunicazione prevalentemente testuale. Oggi il Web 2.0 ha reso possibile: il social networking, grazie al quale diventa maturo il concetto di comunità virtuale; l'utilizzo di un'interfaccia più usabile; e la possibilità di avere garanzie sull'identità degli interlocutori e l'aumento delle competenze degli utenti.
Perché gli utenti passano tanto tempo nelle comunità virtuali? Vedi lo studio --> http://www.http.com//advertising.microsoft.com/research/young-adults-revealed
il 60% dice di utilizzare le comunità virtuali come strumento per facilitare le relazioni esistenti e mantenere il contatto con amici e familiari.
Le comunità virtuali hanno le caratteristiche tipiche della tribù, un raggruppamento sociale autonomo con propri valori e un'identità di linguaggio, comunicazioni ed esperienze.
giovedì 5 febbraio 2015
Da Internet al Web 2.0
"Come il Web è evoluto dalla sua nascita ai giorni nostri"
Vi parlo adesso di come il Web abbia cambiato internet. Questo processo mi sembra un'evoluzione graduale e naturale di Internet e del suo utilizzo. Se si presta attenzione si può vedere come il punto di partenza e quello di arrivo siano diversi in molti aspetti.
Il Web appare nel 1989 grazie a Berners-Lee, il quale voleva creare una nuova interfaccia grafica basata sul concetto di iperteso, che consenta di sfruttare al meglio i contenuti presenti su Internet.
A rendere possibile la diffusione di massa del Web è stato lo sviluppo del "browser", un programma che consente di interpretare il codice Html consentendo la visualizzazione e l'interazione con gli oggetti.
Oggi attraverso una serie di nuove applicazioni, rese possibili dall'emergere di nuovi linguaggi e nuove interfacce, gli utenti di Internet hanno una nuova opportunità: la possibilità di creare e condividere con facilità contenuti multimediali.
Una caratteristica molto importante per il Web di seconda generazione è il suo aspetto sociale. Infatti si caratterizza per la facilità d'uso, la dimensione espressiva (grazie ad essa l'utente può esprimersi e generare nuovi contenuti), la dimensione comunicativa e comunitaria (ogni nuovo contenuto può essere reso accessibile immediatamente all'intera comunità di Internet. Inoltre la versione finale di essa è il risultato dell'interazione tra una comunità di utenti che ha un ruolo attivo nel processo di creazione).
A livello tecnologico il passaggio dal Web al Web 2.0 si caratterizza per:
- il Web da interfaccia diventa piattaforma: il browser è sempre l'interfaccia di accesso alle diverse applicazioni
- la piattaforma non è individuale ma partecipativa
- le applicazioni sono servizi e non sono prodotti: per questo le caratteristiche delle applicazioni non sono definite a priori ma vengono co-costruite dalle interazioni con gli utenti
- le applicazioni sono svincolate da una specifica tecnologia
"Che cos'è il Web 2.0?"
testo qui --> http://www.oreilly.com/pub/a/web2/archive/what-is-web-20.html
Il Web appare nel 1989 grazie a Berners-Lee, il quale voleva creare una nuova interfaccia grafica basata sul concetto di iperteso, che consenta di sfruttare al meglio i contenuti presenti su Internet.
A rendere possibile la diffusione di massa del Web è stato lo sviluppo del "browser", un programma che consente di interpretare il codice Html consentendo la visualizzazione e l'interazione con gli oggetti.
Oggi attraverso una serie di nuove applicazioni, rese possibili dall'emergere di nuovi linguaggi e nuove interfacce, gli utenti di Internet hanno una nuova opportunità: la possibilità di creare e condividere con facilità contenuti multimediali.
Una caratteristica molto importante per il Web di seconda generazione è il suo aspetto sociale. Infatti si caratterizza per la facilità d'uso, la dimensione espressiva (grazie ad essa l'utente può esprimersi e generare nuovi contenuti), la dimensione comunicativa e comunitaria (ogni nuovo contenuto può essere reso accessibile immediatamente all'intera comunità di Internet. Inoltre la versione finale di essa è il risultato dell'interazione tra una comunità di utenti che ha un ruolo attivo nel processo di creazione).
A livello tecnologico il passaggio dal Web al Web 2.0 si caratterizza per:
- il Web da interfaccia diventa piattaforma: il browser è sempre l'interfaccia di accesso alle diverse applicazioni
- la piattaforma non è individuale ma partecipativa
- le applicazioni sono servizi e non sono prodotti: per questo le caratteristiche delle applicazioni non sono definite a priori ma vengono co-costruite dalle interazioni con gli utenti
- le applicazioni sono svincolate da una specifica tecnologia
"Che cos'è il Web 2.0?"
testo qui --> http://www.oreilly.com/pub/a/web2/archive/what-is-web-20.html
Internet come mass media
" Internet come potente mezzo di comunicazione"
Io uso, e penso anche voi, internet come mezzo di comunicazione nel quotidiano. Ma non penso mai alle opportunità che mi ha dato la nascita della comunicazione mediata dal computer.
La comunicazione mediata dal computer permette di avvicinare persone lontane a basso costo e grazie all'asincronicità permette di rispondere liberamente in base alla propria disponibilità in tempi differenti. Attraverso il PC e internet vengono inoltre agevolate tutte quelle forme di comunicazione di gruppo che danno un incentivo alla cooperazione.
La comunicazione attraverso internet ha un'importante aspetto positivo, infatti rispetto alle altre forme di comunicazione è capace di maggior diversità e quantità di contributi. L'interazione in rete offre una ricchezza comunicativa unica!
Internet ha grosse potenzialità come mezzo capace di raggiungere e essere utilizzato da una vasta gamma di persone. I media tradizionali utilizzano principalmente una comunicazione di massa con un utente passivo, mentre nel Web l'utente partecipa attivamente alla creazione della comunicazione.
I mass media si sono trasformati da monodirezionali a bidirezionali grazie alla progressiva riduzione delle barriere tecnologiche legate al processo di produzione e distribuzione dei contenuti: a controllare i contenuti espressi dai media non è più il broadcaster televisivo, ma un grande numero di diversi autori (human broadcaster) spersi sul territorio oppure raccolti in vere e proprie comunità virtuali.
L'evoluzione tecnologica ha allargato i confini delle comunità di appartenenza, permettendo la nascita di un vero e proprio spazio sociale, caratterizzato da proprie regole e pratiche: la comunità virtuale.
Essa è una nuova forma di comunità con caratteristiche proprie, che può sostituire o integrare quelle reali.
Per un approfondimento sulla comunicazione di massa e i mass media:
http://it.wikipedia.org/wiki/Mezzo_di_comunicazione_di_massa
I mass media si sono trasformati da monodirezionali a bidirezionali grazie alla progressiva riduzione delle barriere tecnologiche legate al processo di produzione e distribuzione dei contenuti: a controllare i contenuti espressi dai media non è più il broadcaster televisivo, ma un grande numero di diversi autori (human broadcaster) spersi sul territorio oppure raccolti in vere e proprie comunità virtuali.
L'evoluzione tecnologica ha allargato i confini delle comunità di appartenenza, permettendo la nascita di un vero e proprio spazio sociale, caratterizzato da proprie regole e pratiche: la comunità virtuale.
Essa è una nuova forma di comunità con caratteristiche proprie, che può sostituire o integrare quelle reali.
Per un approfondimento sulla comunicazione di massa e i mass media:
http://it.wikipedia.org/wiki/Mezzo_di_comunicazione_di_massa
domenica 1 febbraio 2015
Gli ambienti virtuali
"I luoghi della comunicazione mediata"
Dove avviene la comunicazione mediata?
Questo "luogo" viene chiamato cyberspazio. Esso è visto come la dimensione immateriale che mette in comunicazione i computer di tutto il mondo in un' unica rete che permette agli utenti di interagire tra loro, ossia come lo spazio concettuale dove le persone interagiscono usando tecnologie per la comunicazione mediata.
Il soggetto può risultare potenziato dalla sua presenza nel cyberspazio attraverso la mediazione degli artefatti che incontra in esso e che può utilizzare.
Wallace ha individuato sei differenti tipologie di ambienti internet generati appunto dalle modalità di fruizione degli artefatti presenti in rete:
- Word Wide Web
- forum
- chat
- video
- ambienti virtuali a base testuale
- social network
- blog
Questi otto ambienti sono interessanti perché:
- sono contesti di interazione generati da artefatti che vanno considerati oggetti culturali complessi
- sono utilizzati da attori consapevoli dei loro scopi
- si collocano all'interno di contesti in parte pre-costituiti, in parte risultanti dall'interazione locale che si realizza al momento del loro uso.
Sempre più spesso tali contesti di interazione assumono le sembianze di veri e propri ambienti virtuali collaborativi orientati a sostenere la comunicazione e l'interazione tra gli attori sociali che li utilizzano, consentendo loro di costruire le loro identità in vari modi.
I siti dei principali social network sono:
https://www.facebook.com
https://twitter.com
Mentre per i blog si può usare la piattaforma blogger (https://www.blogger.com) oppure wordpress (https://it.wordpress.org)
sabato 31 gennaio 2015
La comunicazione mediata
"La Comunicazione Mediata dal Computer o CMC è una branca di studi che si occupa di come le tecnologie dell'informazione, unitamente al computer, rendano possibili peculiari forme di comunicazione a distanza fra le persone"
Voglio partire dalle basi. Penso sia interessante sapere che cos'è l'attività di scrittura su un blog e come questa attività che vede partecipi tantissimi individui possa influenzare noi stessi, addirittura la nostra identità.
Essa è un tipo di comunicazione mediata, la quale avviene quando usando un computer si può avere uno scambio comunicativo a distanza con gli altri computer attraverso una rete telematica come ad esempio la rete internet. Oggi questa forma di comunicazione è usata quotidianamente da tutti, infatti milioni di persone interagiscono grazie agli strumenti messi a disposizione dalle rete come chat, forum, blog, social..
Questo è scontato oggi ma non lo era nel passato, infatti la comunicazione mediata dal computer non è stata sempre vista come una 'possibilità'.
C'è una branca di studi, la Comunicazione Mediata dal Computer (CMC) che si occupa di come le nuove tecnologie, in particolare i computer, abilitino particolari forme di comunicazione a distanza fra gli esseri umani. Ci sono una serie di studi che si sono susseguiti che hanno detto la loro sulla comunicazione mediata e sui suoi effetti:
Reduced Social Cues Model (RSC) di Sproull e Kielser.
Secondo questi autori la comunicazione mediata creerebbe un ambiente comunicativo povero, caratterizzato da una bassa presenza sociale, in cui i soggetti si troverebbero a sperimentare una totale assenza di regole e la conseguente possibilità di agire in modo libero. Nel contesto in cui essa avviene l'identità dei soggetti tende a sfumare fino a scomparire.
Social Identity De-Individuation Model (SIDE) di Lea e Spears.
Secondo questi autori il contesto in cui avvengono le comunicazioni mediate non è così povero e privo di segnali sociali: anche in assenza dei codici verbali a cui siamo abituati, gli utenti possono attingere ad ulteriori conoscenze sull'interlocutore da quanto emerso in precedenti interazioni che fanno da cornice al messaggio. Quindi la CMC non è povera di indicatori di soggettività, ma secondo Lea e Spears non è neanche circondata dal vuoto sociale.
Social Information Processing Theory (SIP) di Palmer.
Per Palmer la CMC necessita solamente di più tempo rispetto alla comunicazione face to face e quindi non dovrebbe essere considerata meno efficace di quest'ultima, ma semplicemente meno efficiente.
Teoria dell'Azione Situata (TAS)
L'idea che è alla base di questa teoria è che la natura del contesto non sia solo fisica, ma sopratutto concettuale. Bisogna considerare il contesto delle interazioni online, come un vero e proprio sistema simbolico continuamente oggetto di rielaborazione da parte degli individui. Con la TAS viene messo a fuoco il ruolo giocato dal contesto comunicativo nella costruzione delle identità online.
Le teorie descritte hanno costituito il primo ed essenziale contributo all'indagine sulle dinamiche identitarie: nel tempo hanno dimostrato che in rete possiamo portare noi stessi.
Corporate blog
"Le potenzialità del blog bell'azienda"
Il blog può essere uno strumento vincente per le aziende:
I corporate blog rappresentano oggi uno degli strumenti principalmente usati nelle aziende per comunicare la propria presenza online. Questo accade principalmente per la facilità di utilizzo del mezzo, la personalizzazione, ma sopratutto per l'intrinseca possibilità di sviluppare e condividere contenuti 2.0.
Esso garantisce la pubblicazione istantanea e costante in quanto è presente sulla rete tutti i giorni 24 ore su 24. E' accessibile a qualunque ora da chiunque, da ogni luogo.
Il blog aziendale deve trasmettere passione e autorevolezza nel proprio settore di appartenenza. Un blog aziendale deve essere credibile, informale e argomentato. Deve offrire informazioni, opinioni, news, innovazioni. E' stato dimostrato che i blog creati dalle aziende abbiano impatto in modo positivo sulla Brand Identity. Ad oggi, le imprese si confrontano con i propri clienti, ricevendo gratuitamente feedback e statistiche sul rendimento delle strategie attuate e facendo sentire la propria presenza.
I vantaggi del blog aziendale
Il blog possiede alcune caratteristiche vincenti:
- è interattivo in quanto offre al lettore la possibilità di lasciare commenti e contributi personali ad ogni articolo
- è scritto con un linguaggio colloquiale che non distanzia ma avvicina il potenziale cliente.
- mediante i feed rss permette ai propri lettori di sapere quando un nuovo contenuto è stato inserito
- garantisce un migliore posizionamento sui motori di ricerca e quindi maggiore visibilità
- ha una capacità di coinvolgimento maggiore rispetto ai siti statici proprio per il tempismo con cui fornisce informazioni e spunti.
- pubblicizza a costo zero
- incentiva la diffusione massicia del brand
(http://www.algoritma.it/blog/10-consigli-utili-per-un-blog-aziendale-di-successo/)
Il buzz marketing
"Una strategia del marketing non convenzionale"
Io e molto di voi probabilmente in modo inconsapevole abbiamo fatto del marketing, perché?
La parola inglese Buzz è onomatopeica e richiama il ronzio delle api. Infatti il buzz marketing rappresenta la possibilità di raggiungere in minor tempo possibile quello che viene definito sciame, cioè un gruppo di utenti omogeneo per interessi rispetto ad una categoria di prodotti/servizi.
Infatti questa tecnica ha l'obiettivo di aumentare il numero e il volume delle conversazioni relative a un prodotto o a un servizio.
Il buzz marketing è la strategia di coloro che consapevolmente o inconsapevolmente, gratis o a pagamento, utilizzano il web tramite ad esempio blog, forum e social network per parlare e far parlare di beni, aziende, marche.
Le tecniche per fare ciò sono molteplici e in continua evoluzione. Il buzz marketing si basa sul famoso manifesto clue train: l'idea è che i mercati online riescano ad organizzarsi da soli molto più rapidamente delle aziende che tradizionalmente li rifornivano. Chi fa buzz marketing cerca di influenzare l'opinione dei potenziali acquirenti sfruttando le logiche e i vantaggi del web oppure guidando o controllando le opinioni ed i pareri "naturali" che i normali consumatori hanno di un determinato prodotto. Le azienda stanno incominciando a capire le potenzialità di questo tipo di marketing per cui la comunicazione diventa non più monodirezionale ma relazionale.
(Link di un interessante sito di Buzz Marketing --> http://www.buzz-marketing-italia.it)
L' advertising nell'era del Web 2.0
"I cambiamenti nelle pratiche di advertising"
Cambia il Web e quindi cambiano anche altri fenomeni associati ad esso, come l'advertising.
Analizzando l'attività online dei giovani, ma non solo, si può pensare al Web 2.0 come un'importante opportunità per la pubblicità. Nasce infatti la necessità per i pubblicitari di identificare modalità per avvalersi del lavoro creativo prodotto all'interno delle comunità virtuali.
il Web 2.0 sta trasformando le caratteristiche e il ruolo del consumatore, punto di riferimento per il mondo dell' advertisingl Lo spettatore televisivo, consumatore passivo di informazioni si sta progressivamente trasformando in una "spettautore" che crea o modifica contenuti esistenti secondo i propri bisogni e in un "commentautore" che discute dei prodotti e che condivide le proprie riflessioni con i suoi amici.
La condivisione di collegamenti a prodotti è un'attività tra le più in voga nelle comunità virtuali. Oltre un terzo dei giovani intervistati discute nelle comunità virtuali delle marche e dei prodotti che conoscono e scambiano opinioni con i loro coetanei. Circa la metà (49%) ha recensito un prodotto online. La tendenza dell'utente ad avere un ruolo attivo nella creazione e nella condivisione dei prodotti e messaggi pubblicitari apre nuove prospettive per l'advertising.
Una strategia possibile è quella di rendere il consumatore protagonista nella definizione delle caratteristiche di un prodotto. Un esempio è quello che avviene sul sito della nike dove è possibile personalizzare le proprie scarpe e successivamente comprarle. (http://www.nike.com/it/it_it/c/nikeid)
Una strategia possibile è quella di rendere il consumatore protagonista nella definizione delle caratteristiche di un prodotto. Un esempio è quello che avviene sul sito della nike dove è possibile personalizzare le proprie scarpe e successivamente comprarle. (http://www.nike.com/it/it_it/c/nikeid)
venerdì 30 gennaio 2015
Il blog nel Marketing
"Il blog come un efficace strumento di marketing"
Voglio spiegare come e perché il blog può essere utilizzato dal marketing, così da poter essere utilizzato con più consapevolezza:
Da una parte consente di raccogliere opinioni su un prodotto o su un processo in tempo reale. Dall'altra può essere utilizzato come strumento esperenziale per creare una vera comunità virtuale basata sull'utilizzo del prodotto, rafforzandone l'immagine.
Le attività di marketing fatte con i blog e sui blog portano alcuni vantaggi tra cui:
- essi sono siti tematici che quindi sono capaci di raggiungere target definiti e precisi
- hanno contenuti di diverse tipologie (video, articoli, citazioni..)
- hanno contenuti solitamente di qualità
Le attività legate al marketing sui blog stanno diventando sempre più complesse e decisive per decretare il successo di una campagna di marketing online.
Inoltre i blog, assieme ai social network, come sottolinea il rapporto "Online Marketing Opportunity Report" (http://www.mediabuzz.com.sg/asian-emarketing-latest-issue/1851-online-marketing-opportunity-report-social-media), sono i canali preferenziali per interagire con i marchi e per influenzare le opinioni degli altri utenti sugli stessi. Le aziende hanno la possibilità di chiedere al consumatore che cosa pensa e come migliorare il prodotto; dall'altra i consumatori hanno la possibilità di far sentire i loro bisogni e di suggerire miglioramenti ai prodotti già esistenti.
- essi sono siti tematici che quindi sono capaci di raggiungere target definiti e precisi
- hanno contenuti di diverse tipologie (video, articoli, citazioni..)
- hanno contenuti solitamente di qualità
Le attività legate al marketing sui blog stanno diventando sempre più complesse e decisive per decretare il successo di una campagna di marketing online.
Inoltre i blog, assieme ai social network, come sottolinea il rapporto "Online Marketing Opportunity Report" (http://www.mediabuzz.com.sg/asian-emarketing-latest-issue/1851-online-marketing-opportunity-report-social-media), sono i canali preferenziali per interagire con i marchi e per influenzare le opinioni degli altri utenti sugli stessi. Le aziende hanno la possibilità di chiedere al consumatore che cosa pensa e come migliorare il prodotto; dall'altra i consumatori hanno la possibilità di far sentire i loro bisogni e di suggerire miglioramenti ai prodotti già esistenti.
I blog in Italia
"Come i blog vengono usati in Italia"
Vi do adesso alcune informazioni di utilizzo e di frequentazione dei blog in Italia:
Riporto di seguito alcuni dati di una ricerca condotta da DiarioAperto su 4117 utenti di internet italiani
( www.diarioaperto.it )
Le donne si possono ritentere più attive sui blog: il 40,3 % delle donne ha più di un blog, rispetto al 32,7 % degli uomini. Il 56,5 % delle donne commenta all'interno di un blog rispetto al 49,7 % degli uomini.
Il 39,7% delle donne, contro il 23,6% degli uomini, dichiara di leggere determinati blog per via del rapporto di amicizia con l'autore. l'autrice di blog inoltre afferma come la creazione dei testi sia un atto di analisi e magari critica della vita vissuta. C' è un grosso capovolgimento di tendenza sui temi ricevuti non interessanti dalle donne. la discussione sugli strumenti dell'informatica e sul web sono rilevanti solo per il 24, 8 %, quando lo sono per il 66,3 % degli uomini. La politica interessa come tema del blog al 31% delle donne e al 55,3% dei maschi, l'economia rispettivamente al 5,9 % e al 24%.
I blogger e i lettori di blog italiani hanno una forte propensione all'acquisto online e accolgono bene la presenza delle aziende, ma soltanto se quest' ultima conosce e rispetta le regole di una buona comunicazione.
Le donne concentrano la loro spesa online sui viaggi, mentre gli uomini rappresentano la fetta maggiore degli acquisti di prodotti tecnologici.
Per quanto riguarda i motivi che inducono gli internauti a comprare online non ci sono grosse sorprese: ad attrarli dono i forti sconti, la possibilità di comprare all'estero alcuni prodotti particolari, enorme diffusioni di portali dedicati alle aste online.
Dai dati di DiarioAperto amerge che esiste un particolare rapporto tra chi legge i blog di tecnologia, magari dedicati alla recensione dei prodotti e chi poi acquista tali oggetti. Il 20% del campione considera i blog autorevoli nelle varie aree di interesse e il 64% concede loro abbastanza fiducia. Quasi la metà degli intervistati ritiene che le informazioni su un prodotto inserite nel contesto di un blog abbiano avuto un ruolo fondamentale nel proprio comportamento d'acquisto. I dati più rilevanti in questo senso sono le esperienze positive di chi ha utilizzato il prodotto (80%).
Riporto qui il link che rimanda alla classifica dei blog più letti in italia: http://www.blogitalia.it/classifica/
Il blog più letto è quello di Beppe Grillo ---> http://www.beppegrillo.it
Una delle applicazioni del Web 2.0
" Le caratteristiche dei blog, un'applicazione del Web 2.0"
E' possiblie distinguere tre categorie generali di applicazioni del Web 2.0: i blog, i siti di condivisione di contenuti multimediali e i social network.
Adesso voglio parlare dei blog e delle loro caratteristiche distintive perché è da queste che si può capire come i blog possano essere un potente mezzo adatto a più fruizioni d'uso.
cos' è che contraddistingue un blog:
- i commenti dei lettori. Ogni informazione pubblicata può essere commentata, dando via a discussioni sugli argomenti trattati.
- i contenuti sono organizzati temporalmente. Nei blog ogni testo pubblicato finisce in testa all'elenco, rispettando quindi la successione cronologica degli inserimenti.
I blog possono essere considerati un modo semplice e immediato per esprimersi sul Web.
Sono un 'fenomeno' con un relativo successo. Perché?
La creazione di contenuti per il blog non richiede ai suoi utenti nessuna conoscenza specifica, inoltre la maggior parte dei blog è totalmente gratuita. Il blog gestisce in maniera automatica e trasparente all'utente il trasferimento dei contenuti su internet e non richiede ai suoi utilizzatori il possesso di un dominio internet.
Attualmente i blog vengono utilizzati principalmente in tre ambiti: come diario personale, per la fornitura di notizie o come strumento collaborativo per la condivisione di informazioni (wiki).
Nel primo caso il blog viene utilizzato per mettere online storie personali o per descrivere le proprie emozioni. Accanto alla dimensione personale, questo tipo di blog ha un'importante dimensione pubblica: i contenuti descritti oltre ad essere online e quindi pubblici possono essere commentati dai lettori, favorendo la creazione di comunità virtuali. Nel settore giornalistico invece i blog vengono utilizzati per offrire in tempo reale notizie e commenti, di solito all'interno di un ambito specialistico. Infine il blog può anche diventare un Wiki, uno strumento in grado di sopportare l'attività collaborativa. Infatti il wiki è un blog dove i contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che ne hanno accesso e possono essere modificati dai suoi utilizzatori.
Uno degli esempi più interessanti dell'uso dei wiki è Wikipedia ( https://www.wikipedia.org )
Quindi un blog può essere un potente strumento per esprimere e diffondere il proprio parere o esperienza su un prodotto o un servizio diventando uno strumento esperenziale per creare una vera comunità virtuale basata sulla condivisione di una medesima esperienza.
mercoledì 21 gennaio 2015
Crescere
Crescere è brutto. Crescere spaventa. Crescere è difficile. Crescere è inevitabile.
Purtroppo o per fortuna bisogna crescere. Anche se non si vuole, ci si accorge che la vita ci mette davanti a nuove sfide, nuove opportunità, nuove responsabilità E sei tu, visto che stai crescendo, che devi saper accogliere al volo le opportunità giuste per te, affrontare le nuove responsabilità e le nuove sfide senza tirarti indietro, senza avere paura o presentare scuse… Sei tu che devi crescere.
Purtroppo o per fortuna bisogna crescere. Anche se non si vuole, ci si accorge che la vita ci mette davanti a nuove sfide, nuove opportunità, nuove responsabilità E sei tu, visto che stai crescendo, che devi saper accogliere al volo le opportunità giuste per te, affrontare le nuove responsabilità e le nuove sfide senza tirarti indietro, senza avere paura o presentare scuse… Sei tu che devi crescere.
Di cosa parliamo
"Che cos'è un blog?"
La lente d'ingrandimento del mio blog è puntata sui blog stessi.
Il blog è un sito web autogestito dove vengono pubblicate in tempo reale notizie informazioni, opinioni, storie di ogni genere. E' uno strumento di libera espressione, una via di mezzo tra la home page personale e il forum di discussione, che tiene tracciadegli interventi dei partecipanti. un blog può essere personale e quindi essere una sorta di diario online costantemente aggiornato che tutti possono leggere, oppure può essere uno spazio sul web di aggregazione per persone che hanno interessi comuni.
(Approfondimento sui blog in Italia ---> http://www.linkiesta.it/blog-italiani)
martedì 20 gennaio 2015
Per cominciare
"Perché ho aperto un blog"
Ho deciso di creare questo blog per mostrare come 'il blog' possa essere un valido strumento del marketing.
Una parte del mio blog è dedicata alla spiegazione di che cosa sono i blog e come possono essere utilizzati da tutti e dal marketing in particolare, mentre nell'altra parte del blog sarò io a mettere in pratica quello che ho spiegato.
Innanzi tutto...
Perché i blog sono importanti?
Perché possono essere usati con più funzioni: può essere utilizzato come diario online, nel quale si può scrivere la propria vita quotidiana, le proprie emozioni e i propri pensieri, oppure come un potente mezzo di comunicazione, fino a poter essere un lavoro, un fonte di guadagno.
Iscriviti a:
Post (Atom)